domenica, aprile 30, 2006

Professioni e Lavoro - Un posto da 42000 euro al mese

Ieri sera ho riaccompagnato verso l'una un amico a casa e come al solito siam stati a parlare ore sotto casa sua. Tra una chiacchera e l'altra ci guardavamo il via vai di macchine che si litigavano i favori di un'avvenente prostituta. Cazzo era proprio bella!

Nelle due ore che siam stai li in macchina a parlare questa ha secondo noi stabilito un record. Una macchina ogni 10 minuti!

I 10 minuti sono comprensivi di abbordaggio, tragitto fino al punto da lei usato come nido d'amore, servizio e ritorno a piedi al punto d'adescaggio.

No dico 10 minuti per tutte ste cose!?!?!?

1h/10m= 6 servizi

6 servizi * 2 (le ore di osservazione) = 12 servizi

Se non erro la tariffa sta sui 30 euro...

30 euro * 12 servizi = 360 euro

Posto che su un campione di 12 macchine almeno 4 avevano 2 occupanti

30 euro * 4 = 120 euro

360 euro + 120 euro = 480 euro

Se non erro sulla Colombo le prostitute si vedono "girare" già dalle 22 ed alle 4 (ora che me ne sono andato a dormire) questa era ancora li a lavorare.
Quindi ipotizziamo una "giornata lavorativa" fatta di 7 ore dalle 22 alle 5 al ritmo di cui sopra.

480* 7 ore = 1680 euro a notte

che su base mensile (30 giorni - 5 di marchese) porta a...


42000 euro
No comment!

PS: per chi volesse prendere in considerazione anche eventuali papponi o
sfruttatori concorderà con me che anche prendendosi il 70-80% rimangono
sempre belle cifre!

5 giorni d'influenza...reset delle abitudini

Sono stato male 5 giorni con l'influenza, tra febbre, moccio e spossatezza.

I 5 giorni che mi ero preso di ferie e che ho lasciato di ferie perchè malattia+ferie o viceversa ti appiccicano l'etichetta di furbacchione in azienda. E poi di giorni di ferie ne ho cosi tanti che difficilmente li riesco a finire ogni anno.

Cmq, preima di ammalarmi avevo preso un buon ritmo di vita: attività spportive, amicizie, interessi...

Dopo5 giorni da ameba aspirinata, non ricordo quasi più cosa facessi prima e cosa avessi pianificato di fare.

Una sorta di reset esistenziale, chi sono? cosa faccio? che farò?

boh!

mercoledì, aprile 19, 2006

Evoluzioni...

Cogito ergo Evolvo!

domenica, aprile 16, 2006

Una cosa veloce...

Ma quanto pò esse bono il maialino arrosto con le patate!?!?!?!

Abbonda mà!


mercoledì, aprile 12, 2006

Lontano da casa...

Un tempo qui era tutto campi, può sembrare un luogo comune, invece è una grande possibilità del passato. Ormai un ricordo ed un peso morale oltre che economico.

Si, perchè quando qui era tutto campi, i lotti di terreno costavano poco e la possibilità di costruirci una casetta a tua immagine e somiglianza non era una chimera. Le case già costruite venivano vendute a prezzi relativamente adeguati.

Invece oggi sfogli i giornali di settore, quelli di annunci e trovi piccoli spazi, abitabili solo nei concetti quantici, al costo di estese praterie con tanto di bufali muschiati!

Eh, si... un tempo qui era tutto campi!

martedì, aprile 11, 2006

Mondo ascoltami, non parlarmi sempre

Dopo quasi 30 anni posso dire che il mio pregio è l'attenzione alla parte di mondo che mi circonda, che vivo, che osservo, che ascolto, il sapermi mettere in discussione.

In soldoni, cresco ascoltando chi altri ha l'interesse di essere ascoltato (non chi vuole solo parlare), mi metto in discussione ogni volta che trovo nelle altrui parole concetti veri ed utili da far miei. Prendo ad esempio altre persone che la pensano a modo loro e così facendo mi mostrano altre possibilità di vivere questo mondo e chi lo abita. Ma lo faccio quando ho la libertà di osservare, non quando ho l'obbligo di ascoltare.

Purtroppo poco più di un anno fa questo mio lato è stato il mio carnefice.
Come qualcuno già sa, nel "lontano" 2004, grazie a questo mio mettermi in discussione ed a una insicurezza professionale, mi sono ritrovato a mettere in discussione così tanti punti di riferimento interiori e lati caratteriali da perdere la mia identità. Divenni un foglio bianco su cui chiunque poteva scrivere e qualcuno senza troppe attenzioni vi scrisse, ma più che aiutarmi mi spinse più giù nel baratro.

Oggi ad un anno dall'inizio della ripresa mi sento più forte. Sempre in balia a troppi pensieri, a troppe attenzioni, a nebbiose paure, ma più forte e fermo.


Oggi scelgo meglio dove modificarmi come è bene che sia. Io sono quello che sono e posso migliorarmi non devo cambiarmi. In virtù di nessuno. Nessuno potrà mai conoscere cosi bene tutto quello che SONO da potermi dire cosa cambiare e come cambiarlo. Solo io, intestatario di tutti i poliedri che mi compongono, posso capire cosa, come e quando va fatto. Solo io posso capire realmente quando sbaglio strada e quando devo tornare indietro per riprendere quella corretta, quella che mi dia serenità ed equilibrio.

Quindi mondo non prendere la mia fermezza in quello che credi un errore, come arroganza, superbia, immaturità o stoltezza, ma prendila come la strategia con cui io sto scegliendo la MIA strada ed il ritmo a cui percorrerla. Una strategia diversa dalla tua, ma pur sempre quella che reputo migliore per me.
Quindi, mondo, se vuoi il mio bene, vivi la tua vita nel tuo rispetto e lasciami prendere da questo gli esempi per me più validi.

Ora mondo ti do la buona notte ed appuntamento a domani.

lunedì, aprile 10, 2006

Quel qualcuno che non comprende di non capire...

C'è qualcuno che si fa un'idea delle persone e va avanti a testa bassa come un toro in contro al velo rosso. Qualunque cosa tu gli dicao tu faccia, quel qualcuno mantiene la testa bassa lo sguardo fisso al rosso e senza ragionare continua nella sua carica. Peccato che così facendo non si avvicina, ma si allontana.

Un amico per me è quello che ti da un esempio con il suo operato senza far altro che vivere la sua vita. Per me un amico è quello che non ti critica, ti supporta lasciandoti fare, ma ogni tanto ci butta una perla. Per me un amico è quello che ti dice qualcosa di duro nel momento in cui capisce che lo può dire. Per me un amico è quello che non spara a zero, ma parla quando sa di venir ascoltato usando le parole che sa sortiranno effetto. Un amico per me non è quello che per aiutarti ti getta addosso il suo parere, la sua critica, il suo pensiero e se ne frega di come tu lo recepisca. Un amico è quello che innanzituto ti prende come sei e ti aiuta nella crescita. Un amico è quello che ti osserva ed ascolta minuto per minuto. Un amico è quello che sa tirare un giusta media tra gli sbalzi d'umore ed i voli pindarici. Un amico è colui che non sa chi sei ma vuole scoprirlo ogni istante. Un amico non è colui che sa di conoscerti e per quel che "conosce" ti vive. Un amico è colui che ti porge una mano a modo tuo. Un amico è quello che cerca di non ferirti. Un amico è quello che non cerca gloria nel capirti, onori nell'aiutarti. Un amico è quello che si mette in discussione ogni volta che ci parli, come tu fai quando lo ascolti.

Un amico pensa a te prima di parlare e prima di agire!

Qualche frettoloso dirà che è impossibile fare tutto ciò, beh sappiate che viene naturale ed istantaneo se siete amici di qualcuno. Qualcun'altro penserà che un amico è anche quello che ti dice quel che pensa di te senza peli sulla lingua, ma non può avvenire ogni santo giorno ed in ogni santa cosa.

Quant'è difficile esser arroganti...

Caparezza canta:


Trovo molto interessante
la mia parte intollerante
che mi rende rivoltante
tutta questa bella gente


Dal canto mio io dico:

Trovo molto interessante
la mia parte arrogante
che mi rende rivoltante
tutta questa libertà nella gente
Si si...
Talvolta mi piacerebbe vivere con facilità e semplicità la mia parte arrogante, quella che pretende che ogni tanto le persone:


Facciano quel che io voglio facciano
Pensino quel che io voglio pensino
Dicano quel che io voglio dicano
Provino quel che io voglio provino.

Senza che mi si rivolgano contrapposte filippiche sul come non sia giusto pretendere ma sia meglio prendere le persone libere come sono.

Si, sicuramente la mia arroganza è figlia di una mia difficoltà a farmi scivolare addosso le parole, a fregarmene delle azioni, a distaccarmi da persone protagoniste del passato.

Ma io PRETENDO, lo stesso, almeno 3 volte l'anno la giornata del

"Soddisfo la mia arroganza e mi compiaccio"

Cazzo!

Alla fine di qualcosa...



Oggi mi sono svegliato chiedendomi...

Perchè alcune persone quando arrivano alla fine di un'esperienza sentimentale dicono "Ho sbagliato a fidarmi ancora di qualcuno".

Eh ?!?!?

Io non capisco. Ti sei lasciato/a andare con questa persona, grazie a questo hai potuto godere di momenti sereni e SPONTANEI, cosa cazzo c'è da rimproverarti?

Certo, io sono uno di quei tipi che ha sempre lasciato e poche volte è stato lasciato, quindi ho poche esperienze in materia e non lo dico con orgoglio, ma guardando queste persone lo dico con sollievo.
Comunque, quelle poche volte ho affrontato la cosa con sofferenza per il distacco ed estremo piacere nel ripensare ai momenti passati assieme. Inoltre più vado avanti nel tempo, con le età, tra le varie esperienze e più mi vedo cresciuto proprio grazie a quello che ho raccolto lasciandomi andare con le donne incontrate.
Mai ho pensato a rinnegare perchè credo che non sia mai male essere spontanei. Inoltre, lasciandosi andare permettiamo all'altra persona di conoscerci, di viverci per quel che siamo, ergo vive serenamente, ergo fa vivere serenamente noi...

Ergo che cazzo di colpe abbiamo a lasciarci andare? A fidarci?

Io una risposta l'ho già data ora a voi le vostre.